Provincia autonoma di Trento

Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025

Le malattie trasmesse da vettori costituiscono un importante problema di sanità pubblica: l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che ogni anno causino oltre 1 miliardo di casi umani ed 1 milione di morti rappresentando circa il 17% dei casi totali di malattie trasmissibili.

Nel 2017, l’Assemblea Mondiale della Sanità ha approvato la risoluzione 70.16 Global vector control response: an integrated approach for the control of vector-borne diseases che approva la nuova strategia globale dell’OMS 2017-2030 contro i vettori. Tale strategia si basa su quattro pilastri (rafforzare le attività e la collaborazione intra e intersettoriale; favorire la partecipazione comunitaria; rafforzare il monitoraggio e la sorveglianza dei vettori e valutare gli interventi, consolidare ed integrare gli approcci e gli strumenti disponibili) e su due elementi fondanti (sostenere l’innovazione e la ricerca di base e applicata; migliorare le capacità di controllo dei vettori). A livello europeo, la Regional framework for surveillance and control of invasive mosquito vectors and re-emerging vector-borne diseases,2014-2020 è stata resa più operativa con la pubblicazione del Manual on prevention of establishment and control of mosquitoes of public health importance in the WHO European Region (with special reference to invasive mosquitoes).

In base alla mutata situazione epidemiologica in ambito europeo, la Commissione europea ha approvato la decisione di esecuzione (UE) 2018/945 del 22 giugno 2018 con cui ha aggiornato l’elenco di malattie da incorporare nella rete di sorveglianza epidemiologica comunitaria, estendendolo a diverse arbovirosi, fra cui Chikungunya, Dengue e Zika, che pongono una minaccia per la sanità pubblica.

Fra le malattie trasmesse da vettori, un importante gruppo è costituito dalle arbovirosi, ossia dalle infezioni virali trasmesse da artropodi. Esistono infatti oltre 100 virus classificati come arbovirus in grado di causare malattia umana. In Italia sono presenti sia arbovirosi autoctone, fra cui si annoverano la malattia di West Nile, l’infezione da virus Usutu, l’infezione da virus Toscana e l’encefalite virale da zecche, sia arbovirosi prevalentemente di importazione, come le infezioni causate dai virus Chikungunya, Dengue e Zika. Sempre più spesso, tuttavia, sia a livello nazionale che internazionale, si assiste ad eventi epidemici, anche di dimensioni rilevanti. Cenni epidemiologici più dettagliati sono inseriti nei capitoli che seguono dedicati agli specifici agenti eziologici.

La segnalazione dei casi umani di arbovirosi, inizialmente prevista dal Decreto Ministeriale (DM) 15 dicembre 1990, è stata successivamente aggiornata ai requisiti europei con circolari ministeriali. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 3 marzo 2017, ha identificato il sistema di segnalazione delle malattie infettive (PREMAL) istituito presso il Ministero della Salute (MdS) quale sistema di rilevanza nazionale per la segnalazione dei casi umani di tutte le malattie infettive, mentre ha demandato a circolari ministeriali l’attivazione del sistema di sorveglianza delle malattie trasmesse da vettori istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità. All’entrata in vigore del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) che regolamenterà il sistema PREMAL, le malattie trasmesse da vettori dovranno essere segnalate al predetto sistema.

Per rafforzare le attività e la collaborazione intra e intersettoriale ed integrare le rispettive politiche, il MdS, con decreto direttoriale del 13 dicembre 2018, ha istituito il Tavolo tecnico intersettoriale sulle malattie trasmesse da vettori, i cui componenti hanno sottoposto a revisione i Piani di sorveglianza e controllo delle arbovirosi, in modo da tradurre concretamente gli orientamenti internazionali soprariportati e aggiornare i contenuti tenendo conto delle nuove evidenze scientifiche, delle criticità riscontrate e dei mutati scenari epidemiologico-ambientali.

In particolare il Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi 2020-2025 (di seguito PNA) si articola su un orizzonte temporale di sei anni, per permettere azioni strategiche di più lungo respiro, ed individua attività che devono essere attuate immediatamente ed attività da implementare più gradualmente, specificando, inoltre, alcuni indicatori che saranno utilizzati per la valutazione dell’applicazione del Piano stesso.

Il PNA si applica alla sorveglianza delle arbovirosi, con particolare riferimento ai virus: West Nile, Usutu, Chikungunya, Dengue, Zika – inclusa la sindrome congenita, al virus dell’encefalite virale da zecche e al virus Toscana.

Inoltre il PNA estende la sorveglianza a livello nazionale alle specie di zanzare invasive e al monitoraggio delle resistenze agli insetticidi.

Il PNA è organizzato nei seguenti capitoli:

  • Integrazione della prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi in altre politiche: tale capitolo permette una visione più ampia delle problematiche relative alle arbovirosi, individuando sia i documenti prodotti dal Ministero della Salute, sia le strategie implementate da altre amministrazioni, con particolare riferimento al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, all’Istituto Superiore di Sanità, all’istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” e alla rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, alla Rete Città Sane dell’OMS e al Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, con cui è possibile attivare sinergie e promuovere interventi congiunti.
  • Prevenzione: individua i principali interventi di prevenzione da attuare per tutte le arbovirosi oggetto del Piano, suddividendoli in: comunicazione del rischio, formazione, misure ambientali, misure di contrasto ai vettori, vaccinazione, raccomandazioni organizzative.
  • Sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu: aggiorna le indicazioni fornite con la circolare ministeriale n. 10381 del 05 aprile 2019.
  • Sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare invasive (Aedes sp.) con particolare riferimento ai virus Chikungunya, Dengue e Zika: aggiorna le indicazioni fornite con la circolare ministeriale n. 6036 del 27 febbraio 2019.
  • Sorveglianza e risposta ai virus dell’encefalite virale da zecche, Toscana e ad altri arbovirus non sottoposti a specifici interventi di sorveglianza e risposta: aggiorna ed amplia le indicazioni fornite con la circolare ministeriale n. 6036 del 27 febbraio 2019.
  • Sorveglianza di nuove specie invasive, potenziali vettori: istituisce la sorveglianza delle zanzare invasive a livello nazionale integrando le indicazioni fornite dalla Linee guida per l’identificazione e la sorveglianza dei siti a rischio di introduzione prodotte nell’ambito del progetto CCM 2014 “Prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale: sviluppo e implementazione pilota di strumenti di supporto” con i provvedimenti normativi nazionali ed internazionali vigenti in materia di specie invasive.
  • Monitoraggio della resistenza agli insetticidi: fornisce indicazioni per attivare, nell’arco temporale coperto dal PNA, tale monitoraggio.
  • Indicazioni temporali sull’implementazione del PNA e valutazione: fornisce indicazioni sui tempi entro cui devono essere implementate le misure previste dal PNA ed include i criteri di valutazione che verranno adottati.

Per motivi di sanità pubblica o epidemiologici, per nuove evidenze scientifiche o per disponibilità di nuove misure di prevenzione, sorveglianza e controllo, il MdS potrà aggiornare il testo del Piano con proprio provvedimento. Il MdS aggiornerà, ove necessario, i contatti e gli indirizzi delle piattaforme web menzionati nel PNA.

Il MdS provvederà inoltre ad aggiornare gli allegati, quando necessario, con proprio provvedimento.

I dati relativi alla sorveglianza delle arbovirosi, saranno diffusi periodicamente sui siti istituzionali.