Provincia autonoma di Trento

Programma Nazionale Esiti (PNE) - AGENAS

ll Programma nazionale esiti (Pne) è un’attività istituzionale del Servizio sanitario nazionale, sviluppato da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) per conto del Ministero della salute. Il Pne non produce classifiche, graduatorie o pagelle, le sue misure sono strumenti di valutazione a supporto di programmi di auditing clinico e organizzativo a disposizione delle regioni, delle aziende e degli operatori per il miglioramento della qualità, dell’equità e dell’appropriatezza del servizio offerto. La reputazione di questo programma ne ha sempre costituito un punto di forza e di forte interesse e apprezzamento da parte delle società scientifiche e di tutti i professionisti sanitari. Sono 166 gli indicatori analizzati nell’edizione 2017 del Pne, relativa ai dati del 2016:

  • 67 indicatori di esito/processo come ad esempio tempestività di trattamento chirurgico in urgenza, mortalità post-intervento/ricovero, complicazioni, necessità di ricovero ripetuto;
  • 70 indicatori di volumi di attività ad esempio il numero di interventi chirurgici o il numero di parti;
  • 29 indicatori di ospedalizzazione (per malattie/interventi chirurgici dove l’elevata ospedalizzazione può sottendere fenomeni di inappropriatezza professionale o organizzativa, anche in relazione all’efficacia del territorio nel prevenire ed evitare determinate ospedalizzazioni).

Gli indicatori si concentrano su interventi sanitari di provata efficacia che dovrebbero essere offerti a tutta la popolazione in condizioni di equità. Gli ambiti di valutazione sono le singole aziende ospedaliere o strutture ospedaliere e, per quanto riguarda la funzione di tutela, gli indicatori vengono calcolati sulla popolazione residente. Il programma, dunque, mostra sia le performance di tutti gli ospedali italiani (grandi e piccoli, pubblici e privati), sia di tutte le aziende sanitarie, consentendo un confronto anche su base provinciale.

Cosa dice il PNE della sanità trentina

Il Pne mostra un quadro trentino decisamente positivo confermando, alcuni trend di allineamento agli standard nazionali e di miglioramento in campo ortopedico (per esempio i pazienti anziani con frattura di femore operati entro i due giorni), ostetrico (ad esempio ridotta proporzione di parti con taglio cesareo primario, elevata proporzione di parti vaginali dopo il cesareo), chirurgico (come ad esempio basse mortalità, degenze post-operatorie inferiori ai 3 giorni nella colecistectomia laparoscopica), ospedalizzazioni (ad esempio broncopneumopatia cronica ostruttiva, scompenso cardiaco, gastroenterite pediatrica). In alcune situazioni il dato provinciale complessivo e relativo ad alcune strutture ospedaliere della Provincia è linea con le migliori performance a livello italiano e internazionale.

Dall'analisi di Pne emergono naturalmente anche aree di miglioramento, in particolare per quanto concerne la frammentazione, che determina bassi volumi di attività per struttura, di alcuni interventi chirurgici (è il caso della chirurgia oncologica, della colecistectomia laparoscopica) e ortopedici (protesica d’anca e di ginocchio) e la mobilità passiva per alcuni tipi di interventi chirurgici e ortopedici, mobilità in uscita che peraltro si associa anche a elevati flussi di mobilità in entrata.

Ambiti di analisi e miglioramento riguardano i livelli di ospedalizzazione dei residenti per alcuni interventi a rischio di inappropriatezza – come ad esempio le tonsillectomie – e qualche indicatore relativo all’integrazione tra ospedale e territorio (per esempio ricoveri ripetuti per insufficienza renale cronica, eventi cerebrovascolari successivi al ricovero per ictus ischemico).