OKkio alla salute. Risultati dell'indagine 2016. Provincia autonoma di Trento
In Trentino l’indagine OKkio alla salute rivolta ai bambini tra 8 e 9 anni costituisce, insieme allo studio HBSC (adolescenti 13-15 anni), al sistema PASSI (adulti 18-69 anni) e all'indagine Passi d’Argento (persone di 65 anni e oltre) una famiglia di indagini su diversi aspetti della salute e sui più importanti fattori che la condizionano.
Abituarsi già da bambini a mangiare sano e a muoversi tutti i giorni è fondamentale per generare salute e benessere di una popolazione. Sane abitudini e gusti alimentari appresi in infanzia sono importanti non solo per uno sviluppo in buona salute ma tendono ad essere mantenuti anche in età adulta, con un notevole potenziale in termini di salute individuale e collettiva: se ogni cittadino dell’Unione europea consumasse 600 grammi di frutta e verdura al giorno (400 grammi al giorno, le famose 5 porzioni, sono la quantità minima raccomandata), si eviterebbero più di 135 mila morti all’anno per malattie cardiovascolari e il numero di morti prematuri si potrebbe ridurre del 15% attraverso la pratica regolare di attività fisica (per esempio mezz’ora di cammino al giorno).
In questo contesto il monitoraggio della salute rappresenta uno dei compiti fondamentali di sanità pubblica, perché rende disponibili alla comunità le informazioni necessarie per definire le priorità, assumere decisioni, pianificare, realizzare e valutare le strategie che consentano di migliorare la salute della popolazione. In Trentino l’indagine Okkio alla salute rivolta ai bambini tra 8 e 9 anni costituisce, insieme allo studio HBSC (adolescenti 13-15 anni), al sistema PASSI (adulti 18-69 anni) e all’indagine Passi d’Argento (persone di 65 anni e oltre) una famiglia di indagini su diversi aspetti della salute e sui più importanti fattori che la condizionano.
I risultati della quinta raccolta dati di OKkio alla salute confermano ancora una volta la situazione positiva della provincia di Trento che raggiunge risultati migliori della media nazionale rispetto a tutti gli aspetti monitorati: l’eccesso ponderale riguarda una percentuale di bambini decisamente minore, spiegabile da una più ampia diffusione di abitudini alimentari corrette − come una minore assunzione di bibite zuccherate e di merende abbondanti e un maggior consumo di frutta e verdure − e da una maggior propensione a fare attività fisica, grazie alla diffusa abitudine dei bambini di giocare all’aria aperta e di praticare attività sportiva, facilitati e sostenuti dall’ambiente, dalle infrastrutture e da fattori sociali ed economici favorevoli.
Restano naturalmente molti problemi: il 5% dei bambini trentini è obeso e il 18% si trova in sovrappeso con eccessi di sovrappeso e obesità nei figli di genitori con titoli di studio bassi o con una situazione economica problematica. Ci sono quindi molte possibilità di miglioramento sia in generale, sia rispetto a gruppi di popolazione particolarmente svantaggiati che si trovano in un circolo vizioso intergenerazionale da spezzare attraverso interventi di promozione della salute e dei sani stili di vita che tengono conto degli aspetti di equità e giustizia sociali.
Importante riconoscere che gli obiettivi di miglioramento sono realizzabili solo attraverso la collaborazione tra diversi istituzioni, enti e della società civile nel suo insieme.
L’incoraggiamento e la motivazione del singolo insieme agli interventi sul contesto di vita, di studio e di lavoro per rendere la scelta salutare quella più facile rimangono, in adesione ai principi e gli obiettivi del Piano per la salute 2015-2025, obiettivi prioritari del Dipartimento salute e solidarietà sociale per garantire salute e benessere lungo l’intero arco della vita. Per quanto riguarda infanzia e adolescenza la necessaria collaborazione intersettoriale è assicurata attraverso la tradizionale collaborazione con il Dipartimento della conoscenza da sempre impegnato a dare a tutti i bambini la possibilità di crescere in salute e benessere.