Programmi di rete
“L'obiettivo della ricerca sanitaria non è progresso scientifico e tecnologico fine se stesso, ma il miglioramento dell'assistenza, delle cure e dei servizi, con l'obiettivo finale di incrementare significativamente la salute dei cittadini e pertanto le loro aspettative e qualità di vita”
(tratto dal Programma nazionale della ricerca 2014-2016)
Tra le attività di ricerca sanitaria finanziate dal Ministero della Salute attraverso bandi, vi è anche la ricerca finalizzata, che rappresenta uno dei principali strumenti per il conseguimento degli obiettivi delle politiche del Servizio Sanitario Nazionale.
La ricerca sanitaria finalizzata è orientata a risultati direttamente trasferibili al Servizio Sanitario nazionale. Si basa infatti su progetti relativi all’area biomedica e clinico assistenziale, il cui fine è la centralità della persona e i bisogni di salute dei cittadini.
Attraverso il Bando della ricerca finalizzata anno 2018, pubblicato in data 3 aprile 2018, il Ministero della Salute ha invitato tutti gli operatori del Servizio sanitario nazionale alla presentazione di progetti di ricerca che avessero un “esplicito orientamento applicativo e l’ambizione di fornire informazioni potenzialmente utili ad indirizzare le scelte del Servizio sanitario nazionale medesimo, dei pazienti e dei cittadini”.
Tra le tipologie progettuali previste dal Bando vi erano anche i Programmi di rete, i quali hanno lo scopo di creare gruppi di ricerca e innovazione (partenariati) per lo sviluppo di studi altamente innovativi e caratterizzati dall’elevato impatto sul Servizio sanitario nazionale. Tali programmi sono finalizzati a soddisfare le esigenze di programmazione regionale e di sviluppo dei servizi per il miglioramento dell’assistenza e delle cure offerte.
I programmi sono svolti da consorzi di ricerca articolati in non meno di tre e non più di otto work packages, hanno come capofila un ente del Servizio sanitario nazionale che svolge le funzioni di coordinamento e sono cofinanziati dallo Stato e dalle Regioni e Province autonome che abbiano manifestato interesse per una delle sei aree tematiche previste dal bando.
La Provincia autonoma di Trento ha deciso di cofinanziare insieme alla Regione Liguria, alla Regione Lombardia, alla Regione Toscana e al Ministero della Salute l’area tematica 2 “Valutazione dei modelli di interventi sanitari - predittivi,preventivi, personalizzati - come strumento strategico di programmazione e gestione dei servizi sanitari, per scelte terapeutiche, valutazione di fattibilità utilità sostenibilità, anche con l’utilizzo di big data” e, insieme alla Regione Toscana, alla Regione Lombardia, all’Istituto Superiore di Sanità e al Ministero della Salute l’area tematica 5 “Progettazione e sperimentazione di una strategia di change management applicata al rapporto ospedale territorio per la gestione proattiva della cronicità supportata da tecnologie digitali”.
Al bando emesso dal Ministero della Salute sono quindi state presentate, da parte di due consorzi interregionali dei quali fa parte l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, le seguenti due proposte progettuali, una per l’area tematica 2 e una per l’area tematica 5, entrambe ammesse a finanziamento:
- Artificial intelligence of imaging and clinical neurological data for predictive, preventive and personalized (P3) medicine (NeuroArt P3) (Valutazione dei modelli di interventi sanitari (predittivi, preventivi, personalizzati) come strumento strategico di programmazione e gestione dei servizi sanitari (per scelte terapeutiche, valutazione di fattibilità, utilità e sostenibilità) anche con l'utilizzo dei big data);
- Telemedicine for home-based management of patients with chronic diseases and comorbidities: analysis of current models and design of innovative strategies to improve quality of care and optimise resource utilization: TELEMECHRON study (Progettazione e sperimentazione di una strategia di change management applicata al rapporto ospedale territorio per la gestione proattiva della cronicità supportata da tecnologie digitali).